Nel vortice del vento

Non ero caduta in un abbaglio.

Giganti erano quelli che avevo incrociato sulla mia strada e, come tali, li avevo in considerazione

con l’ingenuità non comune che non mi fece mettere in conto il rischio di gettarmi allo sbaraglio.

Mai pensato fosse uno sbaglio.

Tant’è che, pur disarmata e in piena coscienza dell’imponenza della questione ad alta ambizione,

con la sola forza di volontà e coraggio ancora combatto per difendere i diritti senza cedere al bavaglio.

Qualcuno aveva pensato bene di avvertirmi circa la mia lotta a…(sIc!): “mulini a vento”.

Dopo molti – troppi – anni, solo poco tempo fa, qualche altro mi ha chiesto cosa avessi ottenuto o credessi ancora di ottenere.

Non è negativo il mio bilancio.

Il vento non ha frenato il mio slancio.

Soltanto i mulini hanno bisogno di essere smossi dal soffio del vento

per non restare corpi altrimenti morti in odore di fallimento.

Fatti, che hanno spogliato parole di gran gala, non ne certificano di certo soltanto l’odore.

Ben altro il tesoro bistrattato di inestimabile valore.

Ma che lo dico a fare? Non è cosa

per ammaliatori, adulatori arrampicatori. È merce rara e preziosa.

Maria Michela Petti
20 febbraio 2025