Una riflessione di Luis Badilla sull’ autobiografia “Spera”. E… riecco la foto del papa col guantone nel “caso Hasler”.

25 Gennaio 2025 0 Di EH(?)

«Jorge Mario Bergoglio si è sempre sentito in lotta contro la realtà, dove si deve agire costantemente con i guantoni, perché il mondo è visto e percepito quasi come un ring. Lui stesso, a più riprese, ha parlato di percepire minacce».

Conclusione gnomica degli Appunti all’autobiografia “Spera” del papa, firmati da Luis Badilla – già direttore del sito para vaticano “Il Sismografo” chiuso il 17 dicembre 2023 – pubblicati l’altro ieri, 23 gennaio 2025 (link a margine del presente Post) sul blog MiL, che da alcuni mesi rilancia i suoi contributi al confronto aperto sulle problematiche ecclesiali del momento.

Contributi caratterizzati dalla lucidità di giudizio ponderato e dalla perspicacia che hanno caratterizzato le analisi presentate, nel tempo, sul sito da lui diretto e che – quanto a quelli dei mesi recenti – per come li leggo, si mostrano senza la veste della fiduciosa attesa dell’inversione di tendenza, sollecitata con ripetute correzioni fraterne, e piuttosto come deduzioni controllate e controllabili di un bilancio non più rinviabile.

Ritengo opportuno, per una migliore comprensione del tutto, riproporre l’Appunto completo di Badilla che include la frase sopra citata e che ha catturato la mia attenzione, a motivo (guarda caso!) della foto – sgradevole, a dir poco – del papa con la mano destra ricoperta proprio da un guantone, con cui in Internet si arrivò ad illustrare la notizia del “siluramento” di Eugenio Hasler, abbinandola all’ancor più sgradevole incitamento “Forza, Bergoglio!”.

«Papa Bergoglio scrive nelle sue memorie: “Sono stato convocato per una battaglia”. La frase – sottolinea l’ex direttore de “Il Sismografo” – fa venire in mente una scena del film “Conclave”, fra i più visti in molti Paesi in queste settimane, dove un cardinale elettore dice ad un altro, in merito all’elezione del nuovo Papa: “Questa è una guerra!!” La casuale coincidenza permette di aggiungere una riflessione che si evince dall’intero volume [“Spera”]: Jorge Mario Bergoglio si è sempre sentito in lotta contro la realtà, dove si deve agire costantemente con i guantoni, perché il mondo è visto e percepito quasi come un ring. Lui stesso, a più riprese, ha parlato di percepire minacce. Tempo fa Papa Bergoglio fece riferimento a “prelati” che aspettavano la sua morte e organizzavano un conclave (21 settembre 2021). Eppure, e va ricordato, è stato proprio Papa Bergoglio a insistere sulla misericordia, il dialogo, l’incontro e l’amicizia sociale, il consenso, la sinodalità. Ogni battaglia, o guerra, (cosa ancora peggiore) – rimarca Badilla, al termine degli Appunti sull’autobiografia del papa, e dopo una significativa, seppur limitata, rassegna dei suoi atti di “governo” quasi al traguardo dei 12 anni – porta al bisogno di individuare nemici, a sospettare complotti, a stare sempre sulla difensiva attribuendo sempre agli altri propositi malevoli».

Appunti che hanno concesso un respiro di libertà ai miei pensieri per inclinazione naturale e per abitudine maturata tendente a frenare slanci smodati.

Quanto alla “misericordia”, evocata tra l’altro poche righe sopra per evidenziare il contrasto eclatante con dati oggettivi richiamati alla memoria dei lettori: con il medesimo intento, e non per non voler essere da meno, ma soltanto per l’esperienza tristemente vissuta, con tutto il corredo delle buone” intenzioni” declinate dal pontefice in tutte le lingue e in tutte le salse, ha fatto da filo conduttore a tutto quanto da noi pubblicato fin qui.

Strettamente collegata al ricordo della foto su menzionata – indimenticabile e prepotentemente riapparsa dinanzi ai miei occhi impegnati nella lettura della riflessione appena rilanciata di Badilla – è la considerazione in proposito manifestata nel lungo Post «Compassione e professione del giornalista – Interrogativi irrisolti sul “caso Hasler”» del 29 maggio 2022, pubblicato sulle nostre pagine social in occasione della 56.ma Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, e consegnato – per futura memoria – al sito dedicato: www.eugeniohasler.info.

Considerazione che copio-incollo.

Relativamente al “caso Hasler, la compassione – di cui tesse l’elogio il pontefice regnante – è rimasta emblematicamente immortalata nella “decorazione” di una sua foto, presente in Rete, che sotto l’espressione sorridente del viso mostra la sua mano destra rivestita con un guantone da pugile. Mano, di norma e regola, per “dovere d’ufficio” papale, predisposta a ben altre benedizioni. Invece… con la foto “ritoccata” con genialità – non c’è che dire – un noto sito web, avvezzo al gossip, illustrò la notizia – compiacendosi per l’anticipazione divulgata – del “siluramento”, per iniziativa “personale” del papa. Rincarando la dose con l’incitamento: “Forza, Bergoglio!”.

Alla foto in oggetto, che avevamo lasciato per i tre anni successivi all’arbitraria decisione papale, strombazzata ai quattro venti – e che volentieri lasciamo – al godimento degli amanti dei miti e del sensazionalismo, dedicammo con lo scarno Post «Meglio tardi che mai» del 24 settembre 2020 la segnalazione del link datato di riferimento che l’aveva incoronata regina, nel mare magno della gogna mediatica. Accompagnandolo con altri due relativi alla divulgazione, sul medesimo sito, di notizie di cronaca del periodo con l’inserimento del richiamo alla vicenda Hasler.

Laconica la nostra nota al riguardo.

A Cesare quel che è di Cesare. Anche se: ci sono voluti ben 3 anni e 24 giorni per sfilargli quel guantone – che aveva reso ben evidente il “siluro” sganciato – e dopo “un” fischietto”… mediatico. Comunque: MEGLIO TARDI CHE MAI!

Con “fischietto”… mediatico si alludeva alla fine della partita del “silenzio” interrotto dall’interessato, Eugenio, con uno sfogo sul Diario Fb recepito da due giornalisti che avevano portato all’attenzione dell’opinione pubblica il “caso Hasler”. “Caso” ripreso anche da altri operatori dell’informazione – come da noi dettagliatamente registrato sulle pagine social e sul sito dedicato – compresi quelli che nell’immediatezza della kafkiana operazione di allontanamento dal posto di lavoro si erano buttati a pesce sui rumors fatti trapelare ad arte dalle non proprio “Sacre” Stanze.

Per tutte le osservazioni in merito all’accodarsi al coro dei giornalisti dotati di onestà professionale, rimando al Post su menzionato “Compassione e professione del giornalista – Interrogativi irrisolti sul “caso Hasler”» del 29 maggio 2022, limitando il presente all’oggetto che è nel titolo.

(Proverbio in foto: Al momento opportuno ne riparleremo)

https://blog.messainlatino.it/2025/01/luis-badilla-appunti-sullautobiografia.html

Maria Michela Petti
25 gennaio 2025