Capita solo in uno Stato di diritto

15 Maggio 2021 0 Di EH(?)

In uno Stato di diritto, dove i processi – doverosamente e regolarmente istruiti per dirimere “casi” controversi – si svolgono nelle aule dei tribunali e non attraverso i “media”, strumenti sfruttati in modo strumentale per dare in pasto all’opinione pubblica qualcuno disgraziatamente finito sotto la mannaia, per di più con accuse non solo non provate ma nemmeno formalizzate, succede che… verità e giustizia diano – viva Dio! – concretezza al rispetto dei diritti umani conclamati.

Non perdona il giustizialismo mediatico che condanna il malcapitato esposto alla gogna ad un killeraggio senza soluzione di continuità. Una condanna nella condanna!

E… tuttavia, senza farsi un esamino di coscienza in merito, si replicano con nonchalance generiche, quanto inconcludenti, intemerate sul tema “terrorismo delle chiacchiere” che, tradotto nel linguaggio dell’informazione, è la ben nota “macchina del fango”.

Non posso non rivendicare con fierezza di essere cittadina di un Paese, l’Italia, dove si è scritta una bella pagina di “giustizia”, di cui si dà notizia oggi, a favore di un corista reintegrato nel coro della Cappella Sistina, dalla quale era stato estromesso un anno fa.

Auguri a chi ha visto riconosciuto un suo diritto!

https://www.ilmessaggero.it/vaticano/vaticano_ultima_ora_cantore_coro_licenziato_cappella_sistina_tribunale_roma_papa_francesco-5961575.html

Maria Michela Petti
15 maggio 2021